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"Caso Caffaro” 2021
Sequestrato lo stabilimento Caffaro Si ri-scopre per la terza volta il disastroso inquinamento della Caffaro Finalmente è la Magistratura a dire che "il re è nudo"! la Magistratura interviene per imporre ciò che doveva essere fatto negli anni dall'Autorità competente, ovvero la tenuta in sicurezza d'emergenza del sito. Va subito potenziata la barriera idraulica e vanno interrotti i percolamenti di sostanze tossiche dallo stabilimento (cromo VI, mercurio...). Ma è anche l'occasione per rimettere in careggiata tutta la gestione del "Sin Caffaro" dopo un ventennio sostanzialmente fallimentare (CaffaroBonifica2021Sequestro.pdf). Parchi e giardini "mediamente inquinati" ancora aperti al pubblico Ma l'Istituto Superiore di sanità sancisce che vi è un rischio sanitario inaccettabile in particolare per i bambini
Clamoroso! Nesso tra PCB e tumori al
fegato Si scopre, con un ritardo di venti anni,
che nella popolazione bresciana vi è un nesso tra la contaminazione da PCB
della Caffaro e l'alta incidenza di tumori al fegato: meglio
tardi che mai! (CaffaroTumoriFegato2021.pdf).
Scomparse due tonnellate di PCB! Le motivazioni della sentenza di condanna della Caffaro di Colleferro
Una luce per la nuova indagine della Magistratura su Caffaro Brescia Un esame critico sul passato procedimento penale archiviato Siamo venuti a conoscenza delle motivazioni della sentenza di condanna della Caffaro di Colleferro, di cui riportiamo l'estratto relativo al dirigente Caffaro dell'epoca, dal 2001 al 2005 (CaffaroColleferroMotivazioniSentenzaEstratto.pdf). Non siamo esperti di diritto, ma è facile constatare che il disastro ambientale contestato è analogo a quello bresciano, medesima la via, scarico idrico in corpo superficiale, simili per tossicità ambientale e sanitaria gli inquinanti, composti organici del cloro, facenti parte della "sporca dozzina" messi al bando proprio nel 2001 dalla Convenzione di Stoccolma (a Colleferro il betaesaclorocicloesano a Brescia i policlorobifenili), analoghe le conseguenze sull'ambiente, anche se molto più rilevanti a Brescia, in piena città (contaminazione dei terreni irrigati con l'acqua inquinata, quindi dei prodotti agricoli, del latte, infine del sangue umano...). A differenza di Colleferro, a Brescia il procedimento venne archiviato (CaffaroArchiviazione2010.pdf): chissà, forse ci sarebbe stato un esito diverso se ad opporsi all'archiviazione, costituendosi parte offesa accanto agli ambientalisti, si fosse impegnata l'Amministrazione comunale dell'epoca (Paolo Corsini sindaco ed Ettore Brunelli Assessore). Ora la questione dello scarico idrico che veicola inquinanti e della barriera idraulica inefficiente (da sempre, come riemerge oggi!) è di nuovo all'attenzione della Magistratura: si scriverà un capitolo tutto nuovo? Incontro tra il sindaco Emilio Del Bono e il Tavolo Basta veleni per fare il punto sul caso Caffaro: poche le luci, dopo un ventennio di troppa incuria. Molto teso il confronto sulla piattaforma in 6 punti del Tavolo (CaffaroBonifica2021BastaVeleniSindaco.pdf).
Pesa negativamente quanto poco si sia
fatto dopo vent'anni: meno dell’1% dei terreni inquinati bonificati; non si
prevede nulla, neppure per il futuro, per i terreni esterni alla Caffaro dove i
cittadini, vittime dell’inquinamento, sono abbandonati a convivere con diossine
e PCB; mancanza di trasparenza della gestione commissariale (CaffaroBonifica2021Imbroglio.pdf).
Mentre continuano i ritardi nell'avvio delle bonifiche la Magistratura chiude le indagini con avvisi di reato
Si lamentano al solito ritardi nell'eterno processo di bonifica (CaffaroBonifica2021Ritardi.pdf). Intanto la Magistratura chiude le indagini con avvisi di reato sia ad esponenti di Caffaro Brescia, e relativo sequestro di quasi 8 milioni di euro, sia nei confronti del Commissario straordinario Roberto Moreni (CaffaroBonifica2021MagistraturaChiusuraIndagini.pdf) Incontro tra il nuovo Commissario straordinario Mario Nova e il Tavolo Basta veleni
La Magistratura mette qualche pezza all'incuria delle istituzioni
Terreni inquinati esportati senza le dovute cautele Scoperte 80 nuove molecole di PCB "mutanti" forse più pericolose
A fine novembre il Tavolo Basta veleni denuncia l'ennesima esportazione
di terreni inquinati senza le dovute tutele in territorio trentino, dove è intervenuta la Magistratura (CaffaroBonifica2021TerreniInquinatiEsportati.pdf). Venti anni dalla "scoperta" del caso Caffaro Un libro ne ricostruisce la storia di negazionismi e rimozioni I media ne parlano di nuovo In agosto, in occasione del ventennale della "scoperta" del "caso Caffaro", un'intervista al Corriere per fare il punto sull'annosa vicenda e sollecitare una svolta radicale (Caffaro2021Ventennale RuzzenentiCorriere.pdf). un video di 13 minuti curato dall'Aref, Caffaro, i veleni negati https://www.youtube.com/watch?v=C3EuvlpWEKk Un'intervista alla rivista on line "Informazionesenzafiltro.it": (Caffaro2021Senzafiltro.pdf). Io non faccio finta di niente (2021, Italia, 51'), selezionato a Cinemambiente 2021 come uno dei migliori film ambientali italiani, prodotto e diretto da Rosy Battaglia, presidente di Cittadinireattivi APS, grazie all'attenzione della piattaforma OpenDDB, Distribuzioni dal Basso, prima rete distributiva di produzioni indipendenti in Europa, è disponibili in streaming: https://www.openddb.stream/film/io-non-faccio-finta-di-niente/
L'anno si chiude con una non notizia La Caffaro continua ad inquinare
Mentre la bonifica tarda
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