Legambiente e l’emergenza discariche di Montichiari


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  • Data di creazione 13 Febbraio 2016
  • Ultimo aggiornamento 7 Maggio 2023

Legambiente e l’emergenza discariche di Montichiari

Da quando siamo nati, ormai dieci anni fa, come locale Circolo di Legambiente ci siamo sempre dovuti interessare, purtroppo, di vicende relative alla volontà di realizzare nel nostro territorio impianti di discarica o di trattamento rifiuti. E’ noto a tanti che Montichari detiene il non invidiabile record di 13 o 14 milioni di mc di rifiuti di varia tipologia interrati nel proprio territorio, mentre solo negli ultimi anni pare essere cresciuto tra i monteclarensi un senso comune di contrarietà verso questa condizione di “pattumiera
d’Italia”.

Nel quasi trentennale arco di tempo tra la realizzazione a Vighizzolo nel 1989 della prima di una quindicina di discariche (la “Pulimetal” autorizzata per smaltire dai rifiuti speciali come il fluff ai solidi urbani) ad oggi solo in due casi i potenti imprenditori dei rifiuti non sono riusciti a realizzare quanto si erano prefissi: nei primi, politicamente turbolenti, anni “90 quando una forte mobilitazione popolare seppe impedire l’ipotizzata piattaforma di incenerimento di rifiuti tossico-nocivi “Montecno” del gruppo Ferruzzi-Gardini (ben vista dall’amministrazione comunale del tempo, ma osteggiata dalle amministrazioni di alcuni Comuni limitrofi) e poi nel 2012 quando il progetto dell’inceneritore “Aspireco”, per rifiuti d’amianto, fu stoppato dall’unanime contrarietà delle forze politiche locali e dalla massiccia raccolta di 8.297 firme da parte del “Comitato SosTerra”.

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