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- Data di creazione 10 Novembre 2020
- Ultimo aggiornamento 1 Maggio 2023
Qualità dell’aria. La Corte di giustizia Ue ha condannato l’Italia per le norme sull’inquinamento atmosferico
Nel Paese «i valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10 sono stati superati in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017».
La sentenza è l’esito di un percorso giudiziario aperto dalla Commissione europea nel 2014. La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia perché ha violato il diritto Ue sulla qualità dell’aria. Il nostro Paese non si è impegnato a sufficienza per proteggere la salute umana, l’ambiente e l’economia dall’inquinamento atmosferico. Anzi, avrebbe procrastinato nell’attivare strategie per risolvere, o quantomeno arginare, il problema.
«I valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10, sono stati superati in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017», si legge nella sentenza dell’istituzione giudiziaria europea che garantisce l’osservanza del diritto comunitario nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Unione.